Nel libro, l'autore, alle notizie di carattere storico, ha aggiunto delle testimonianze molto toccanti di persone che hanno conosciuto direttamente il Vescovo Iacolino. In questo modo si rimane colpiti da questo intreccio tra storia e vita, tra racconti legati al passato e ricordi molto forti nel presente di chi da quella figura è rimasto edificato. Il libro, è interessante non solo perché racconta ciò che è avvenuto ma perché mostra come si è comportato chi ha vissuto quella stagione. Infatti sono convinto che il tempo che viviamo - con le sue complessità, i suoi travagli e le incertezze che fa sedimentare nell'animo di ognuno - ha bisogno di essere illuminato dall'esempio di chi ha attraversato difficoltà simili ed è riuscito a lasciare un segno edificante. Mons. Iacolino non si è distinto per particolari strategie, non ha approntato soluzioni innovative", non ha usato furbizie umane. Le sue "armi" sono state: il Vangelo, l'umiltà, il dono di sé. La sua vita è stata segnata da prove terribili sia da un punto di vista sociale che personale. Eppure emerge un profilo di uomo credente che non si è mai arreso, non si è mai abbattuto e non ha mai ceduto un solo centimetro allo scoraggiamento. Con lo sguardo rivolto verso l'Alto e con un animo umilissimo, si è impegnato con tutte le sue forze in ciò che gli veniva chiesto e affidato confidando nell'aiuto del Buon Dio".