C'era una petroliera al nostro fianco sinistro, di medie dimensioni, in fiamme e alla deriva. La parte poppiera era completamente inagibile: bruciata dall'incendio, le lance di salvataggio accartocciate e inservibili. Sulla prua della nave scorgevamo delle sagome umane dalle quali proveniva la luce intermittente che mai smise di lampeggiare. "Signori, il mare non consente un avvicinamento a scafo né tantomeno possiamo mettere le lance di salvataggio in mare. Dobbiamo aspettare che albeggi, cosa che avverrà a breve", disse il Comandante. L'alba si presentò pochissimo tempo dopo e con lei tutta la crudeltà dell'inferno apparve ai nostri occhi e la morte ci venne a visitare: ne sentimmo l'odore e la tetra presenza. "Comandante, ci sono persone in mare un po' ovunque. Non sembrano vive, indossano i giubbotti di salvataggio", così ruppe il silenzio il marinaio di vedetta sull'aletta di dritta. La scena fu davvero raccapricciante: contammo un numero imprecisato di corpi in mare, fra cui due bimbi piccoli e due donne, non tutti con il giubbotto di salvataggio. I corpi sparivano alla nostra vista per poi riapparire poco dopo trasportati dalle correnti e dalle forti onde. Che fare?