Luigi Borsa (1902-1958) fu volontario nella Guerra di Spagna, nelle file repubblicane, in una formazione che, numericamente ma non politicamente, si può definire minore: il Battaglione Mattotti. Arrivato in terra iberica dalla Francia, nel febbraio 1937, Borsa vi rimase solo fino a giugno, quando il Battaglione venne inquadrato nelle Brigate Internazionali. Tornato in Italia, venne arrestato e confinato, subendo i controlli di polizia fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Borsa non fu un capo, un trascinatore, un responsabile di cellule eversive: fu un contadino, il cui vissuto però lo fece ritenere quello che in effetti era: un antifascista, un elemento ostile al regime che andava perseguito e punito per le sue scelte di uomo libero.