Con una prosa intensa e partecipata, Francesco Busato ricostruisce in modo puntuale la tragica vicenda di Giuseppe Busato, brendolano dei primi anni del Novecento - uomo onesto dalla sincera fede in un socialismo solidale e non violento - caduto vittima dell'odio di parte. La vicenda di Giuseppe, chiamato Peo, ci riporta agli anni difficili di una società contadina da un lato ancora succube dei poteri forti che l'avevano sempre condizionata, dall'altro tentata ad aprirsi a nuove idee di crescita umana e sociale. Peo, brendolano dalle origini nell'alta Valle dell'Agno, quella contrada Busati cui amava ritornare nell'ideale ricerca di sé, diventa la vittima sacrificale che una società profondamente in crisi non esita a immolare sull'altare delle proprie paure. Con la Stagione di Peo, Francesco Busato dà giusta memoria, a quasi un secolo di distanza, alla storia di un uomo altrimenti dimenticata.