Questa è la storia di Ines, figlia di friulani emigrati in quella che oggi è Slovenia. Inizia con la sua nascita nel 1896 a Gottschee, enclave di lingua tedesca, nella baracca dormitorio delle operaie di una fornace di laterizi, e si dipana lungo l'arco della sua vita sino al 1974. La fedeltà - a un amore proibito e a un'amicizia complicata, segnati entrambi da lontananze, distacchi e riunificazioni - è uno dei tratti del carattere di Ines, forgiato dal lavoro duro e precoce e dalle difficoltà dei tempi: due guerre, le vicende confuse di una terra di confine predata ma a modo suo impenetrabile. La scrittura, appresa frequentando la scuola tedesca di Gottschee, e la tenace, perfezionistica volontà di imparare sono i binari sui quali corre una storia segnata da svolte, incontri, scelte e punteggiata da piccole presenze simboliche, i fiori di magnolia, una medaglietta portafortuna, i versi di Goethe e quelli di una filastrocca tedesca per bambini. Una filastrocca che ritorna ad ogni nascita - quella di Jochen, figlio di Rudolf, quella di Carlo Rodolfo figlio di Ines e di N.N. - e ad ogni rinascita della protagonista.