Scritto tra i mesi di luglio e dicembre 2002, il libro è una raccolta di lettere inviate settimanalmente dalla striscia di Gaza, nel corso della missione con Medici Senza Frontiere. Cosa significa conoscere le persone di cui si sente parlare ogni giorno da più di cinquant'anni, condividerne le paure, assaporarne il terrore e le preoccupazioni e cercare di dar loro un sostegno professionale, in un contesto di guerra? Una testimonianza di uno dei molteplici modi in cui la violenza si fa quotidianità, un tentativo di dare risposte a domande a cui normalmente rispondono solo le pallottole e le esplosioni, gli scambi di morti e di vendette reciproche, senza una prevedibile fine.