In questo connubio audace e ben riuscito di memoir e saggio di scrittura creativa, Melissa Febos racconta e analizza il percorso emotivo, psicologico - e persino fisico - che lo scrivere di sé richiede. Soprattutto, fornisce un punto di vista critico sull'autenticità del legame tra le esperienze vissute e quelle narrate, sulle questioni etiche e metodologiche che attraversano l'agire artistico quando ci si mette in gioco in prima persona, sulle potenzialità terapeutiche e sovversive che questo tipo di pratica può assumere. Come fare a mettere nero su bianco le storie e le relazioni che ci hanno resi quel che siamo? Come parlare dei nostri corpi, dei desideri che ci muovono e dei traumi che ci paralizzano? Che impatto ha sulla scrittura - e sulla vita - di un'autrice o di un autore l'essere accusati di "guardarsi l'ombelico" o al contrario lodati per il coraggio con cui ci si mette a nudo? E a chi appartengono, in fondo, le nostre storie più intime? Attingendo dalla propria esperienza personale e artistica - in un tracciato che passa per la dipendenza e la guarigione, il lavoro sessuale e l'evoluzione dalla narrativa alla non-fiction -, Melissa Febos esplora in modo inedito la soggettività, la privacy e il potere delle storie. Radicale e trascinante, "Questa mia carne" offre idee e riflessioni preziose - ma anche utili consigli pratici - a chiunque abbia mai pensato di elaborare la propria storia in un racconto.