Un incontro casuale, in una giornata voluta dal destino, si è trasformato in una confessione liberatoria. Una realtà difficile da assimilare ad una esistenza serena, sopportata una vita intera, ha fatto sì che tale incontro potesse diventare un desiderio di liberarsi di un vissuto di sofferenza. Ma perché non prima? Perché solo in questo momento? Forse perché per Elia la guerra, e tutto ciò che può provocare nella mente di un bambino, non era ancora finita. Dopo settant'anni aveva ancora paura di essere ucciso.