Adolf Eichmann (1906-1962) nativo di Solingen, in Germania, da ragazzo si trasferì in Austria. Dopo l'annessione dell'Austria alla Germania divenne il direttore del Ufficio Centrale per l'emigrazione ebraica. Nel 1941 fu promosso colonnello e si occupò della deportazione di ebrei. Fuggito nel 1946 da una prigione americana, si trasferì in Argentina nel 1950, nel 1953 fu rintracciato da Simon Wiesenthal. Nel Maggio 1960 fu rapito dal Mossad e portato in Israele per essere processato. Fu impiccato il 31 maggio 1962. In questo libro vengono riportati, per la prima volta in italiano, i nastri che Eichmann registrò prima del suo arresto. Questa sua testimonianza, offerta liberamente e senza costrizioni, ci offre un rarissimo esempio del modo di pensare di uno degli architetti della persecuzione anti-ebraica che però avrebbe preferito un loro trasferimento forzato in Palestina.