Si tratta della storia vera di una donna che per dodici anni ha subìto la violenza fisica e psicologica del marito, uomo dispotico e manipolatore, che l'ha perseguitata in ogni modo e con ogni mezzo, cercando di annullarne la personalità. I fatti, i ricordi, le sensazioni e i sentimenti sono descritti in prima persona da Mariana in forma di mémoire, una sorta di diario, cui si alterna la voce narrante dell'Autrice. Mariana si sente costantemente controllata e vive nel terrore. Alla fine, grazie anche all'appoggio delle forze dell'ordine, riesce a lasciarlo e a ottenere la separazione, ma la sua vita è segnata da questa esperienza traumatica, che desidera solo affidare ad Altre Mani. Alle spalle di entrambi, un'adolescenza difficile e un rapporto conflittuale con le rispettive famiglie d'origine.