Il racconto biografico si snoda in dodici capitoli, nei quali R. Doni ripercorre incisivamente le tappe della vita di Giorgio La Pira, raccogliendo soprattutto testimonianze dirette, a cominciare da coloro che gli furono a fianco nelle battaglie per la difesa dei lavoratori e delle fabbriche, nei viaggi per la pace (Mosca, Medio Oriente e Vietnam) o nei convegni internazionali dei sindaci delle città capitali e per la pace e la civiltà cristiana. Giorgio La Pira nasce a Pozzallo (Ragusa) il 9 gennaio 1904. Si laurea in Giurisprudenza e si trasferisce a Firenze, dove nel 1934 ottiene la cattedra di Diritto romano. Intensa è la sua attività di studioso tra il 1929 ed il 1939, conosce anche padre Gemelli e Giuseppe Lazzati. Nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale, fonda e dirige la rivista antifascista Principi in difesa di valori come la persona umana, la libertà e principi fondamentali di democrazia. Viene soppressa l'anno successivo dal regime. Dopo la liberazione di Firenze, l? agosto 1944, La Pira vi fa ritorno e insegna. Nel 1946 viene eletto Deputato alla Costituente. Con Moro, Dossetti, Basso e Calamandrei fonda i principi della Costituzione della Repubblica, affermando la libertà civile e quella religiosa, il diritto universale al lavoro, il valore della persona umana. Il 6 luglio 1951 è eletto Sindaco di Firenze (1951-1958; 1961-1965): durante la sua opera di sindaco realizza iniziative di carattere politico e sociale, lotta contro la disoccupazione; ricostruisce Firenze dalle macerie della guerra e fa costruire nuovi quartieri popolari; si impegna per il disarmo, la pace e l'affermazione del primato dei valori umani e cristiani; organizza gli incontri internazionali di Firenze: i Convegni per la pace e la civiltà cristiana, i Colloqui Mediterranei; il Convegno dei Sindaci delle Città capitali del mondo. Muore a Firenze il 5 novembre 1977.