"E cos'altro è ciascuno di noi e ciascuna anima vivente, animale o pianta o pietra che sia, se non una sfumatura irripetibile della vita, una poesia, un sentimento?" Lo sguardo lucido e disincantato sul variegato mondo con le sue brutture, con le sue storture e insieme l'incanto sognatore dell'uomo, puro come Dio l'ha fatto, bambino nel profondo. La ricerca quindi, nel recesso più segreto e certo, di quel candore intatto, a cui attingere la forza per credere che non c'è differenza tra sognare e realizzare un sogno. Un linguaggio accattivante e vivace, intessuto di giochi di parole, percorso da una ironia sottile e un tono scanzonato insieme. Matteo Abbate è stato narratore cantastorie, capace di navigare nel tempo e nello spazio con eccezionale fantasia, e lo spazio e il tempo, con la sua eternità, ha immortalato nelle sue pagine. Per noi adulti, l'invito a un atteggiamento indulgente, il richiamo a una intelligenza del cuore nello sguardo sul mondo, dove diversità e difetti sono solo le sfaccettature affascinanti dell'umanità.