Francia. Cinque manifestazioni. Cinque uomini partecipano alle proteste dei gilets jaunes. La polizia risponde lanciando granate. Ognuno di loro perde una mano. Tra settembre 2019 e febbraio 2020 Sophie Divry ha raccolto di persona le voci di Gabriel, Sébastien, Antoine, Fréderic e Ayhan per intrecciarle in un racconto-collage corale che è la storia dei cinque incidenti, di cinque corpi individuali amputati ma resilienti, e del loro percorso per riadattarsi al quotidiano. È la storia di cinque arti smembrati, ma anche quella di una amputazione collettiva, la storia del nostro corpo sociale menomato e reso impotente, che cerca di ricostituirsi ma continua a sentire il dolore dell'arto fantasma: il mancato rapporto con l'altro. Divry dà voce a questi uomini e con loro al disorientamento, alla rabbia, alla frustrazione di individui e gruppi per cui la violenza è l'unica forma di contatto con la dimensione politica. Prefazione di Raffaele Alberto Ventura.