"Era una mattina assolata dei primi anni '60, sentivo il calore del sole riflesso dal selciato che mi scaldava le gambe lasciate nude dai classici calzoncini corti. Nonna, per me, era altissima e mi stava rimproverando per chissà quale guaio avevo combinato. Già allora, avrò avuto forse tre anni, per quanto il rimprovero fosse stato aspro, ricordo perfettamente la sensazione di conforto provata nel riceverlo. Avevo sicuramente sbagliato, quindi dovevo essere corretto, ma né le parole né il tono potevano escludere o rendere illeggibili quell'affetto e quel rispetto con il quale nonna mi ha accompagnato per tutto il tempo..." Ricordi, profumi, sapori... attraverso i quali l'autore fa rivivere nonna Adalgisa proiettandoci sul filo della memoria in una storia di altri tempi. Noi insieme a lui ci troviamo così nei luoghi della campagna lucchese con i suoi riti, i suoi usi, i tanti mestieri oggi dimenticati.