Giuseppe viene abbandonato alla nascita e pochi giorni dopo è affidato alla famiglia di Ottone Domenico e Capria Maria. Giuseppe è un bel bambino sano, intelligente, ricco di qualità e di virtù. Mamma Maria lo accompagna alla scoperta di Dio, conducendolo amorevolmente alla sua adesione di fede. Giuseppe cresce nell'amore a Dio e al prossimo, in particolare quello più fragile e bisognoso. Il 3 febbraio 1941, non ancora tredicenne, offre la sua vita per quella della mamma che deve subire un delicato intervento chirurgico a Napoli. Lo stesso giorno il ragazzo improvvisamente si sente male e viene trasportato al vicino ospedale. Giuseppe muore alle prime luci dell'alba del 4 febbraio 1941, vegliato fino all'ultimo dalla sua mamma. È in corso il suo processo di beatificazione. Prefazione di Domenico Battaglia.