Dopo un iniziale periodo di benessere ed estasi, l'abuso di oppio divenne per l'autore causa di spaventosi incubi notturni, che ne compromisero il già precario stato di salute. Solo la minaccia della morte incombente gli permise di emergere dalla spirale della dipendenza. L'affascinante testimonianza di un uomo che intende sfatare le false convinzioni condivise in materia di droga, divulgando le gioie e i dolori derivanti dall'assunzione dell'oppio, senza mai cadere in considerazioni di stampo moralistico. Un'opera in cui l'oppio è assoluto protagonista, idolo e al contempo demone della narrazione.