Per scorgere tracce di umanità in chi ha commesso crimini bestiali è necessario conoscere gli angoli più oscuri della mente e avere il coraggio di guardarci dentro. Senza mai dimenticarsi dove si trova la luce. Questo è il lavoro di Kerry Daynes, una delle criminologhe più affermate del Regno Unito, che da venticinque anni collabora nelle indagini del governo britannico per risolvere casi impossibili, e che qui racconta alcune delle esperienze più complesse e oscure della sua carriera, quelle durante le quali ha dovuto mantenere il sangue freddo senza mettere da parte l'empatia, rendendosi conto di quanto la natura umana sia sfaccettata e di come le difficoltà e le perversioni individuali vadano di pari passo con la sofferenza, gli abusi subiti o le buone intenzioni di partenza. Dalle carceri di massima sicurezza alle sale interrogatori della polizia, dai reparti degli ospedali psichiatrici al banco dei testimoni in tribunale, Kerry ha parlato con assassini, criminali e serial killer. E tutto per rispondere a una domanda: cosa spinge una persona a scegliere il male? In questo memoir, affascinante e allo stesso tempo denso di inquietudine, Kerry Daynes ci mostra gli aspetti più segreti della sua carriera da psicologa forense, ma anche il prezzo che si paga a vivere ogni giorno della propria vita affacciati nel lato oscuro.