La storia dell'italiana che osò sfidare Hugh Hefner, ovvero il colosso Playboy, sul suo terreno: Adelina Tattilo, l'imprenditrice che con Playmen inventò la via italiana all'erotismo patinato. Inaugurato alla vigilia del Sessantotto, il mensile della Tattilo impose un nuovo canone di sex appeal femminile assieme a uno spessore di contenuti degno d'una vera rivista culturale. I maggiori scrittori, giornalisti, illustratori e artisti italiani e mondiali collaborarono per trent'anni alle sue pagine. Già nei primi anni Settanta, quando le imprenditrici italiane famose all'estero si contavano sulle dita d'una mano, Adelina veniva intervistata da Time e menzionata dall'Onu tra le donne più importanti del Pianeta. Il successo della sua creatura derivava anche da alcuni sensazionali scoop: primo fra tutti, il celeberrimo servizio su Jacqueline Kennedy nuda sulle spiagge di Skorpios. Su quella pietra la Tattilo edificò un impero editoriale che spaziava da periodici femminili che s'inserivano nel dibattito femminista (come Stress e Libera) a testate rosa e divulgative.