A dieci anni si accorge di calciare sempre con il destro. Non è giusto, pensa, e si mette a tirare di sinistro. Scrive con la sinistra, mangia con la sinistra, il segno della croce no, è la mano del diavolo, che infatti sta sulla spalla sinistra, l'angelo custode invece è sulla destra, tutto perfettino, mani giunte, collo storto. Antipatico. La strada è segnata: a sinistra. Qui trova i vecchi compagni, quelli di una volta che bandiera rossa la trionferà, e i preti novelli, quelli di adesso, che Cristo è venuto per i poveri, ma non di spirito, e che quando un giusto perseguita un malvagio, Dio è dalla parte del perseguitato. Si batte per riscattare la sua gente, le prova tutte, si mette anche in politica. Presenta una lista che gli dicono: siete troppo bravi, non ce la farete mai. Chi proprio non sopporta sono i ruffiani, che se hai un problema vai a farti raccomandare, invece di lottare tutti insieme. Non c'è partita. Però... Però cosa? Però... niente.