Come scrive nella Presentazione l'arcivescovo di Palermo Lorefice, questo libro è un viaggio nella Sicilia e nell'Italia di Sturzo e nello stesso tempo un viaggio nelle opere concrete che il Calatino ha avviato e coordinato nella sua lunga vita di uomo di fede, di pensiero e di azione. Vengono considerati Il Comitato di San Giorgio; La Cassa rurale di Caltagirone; La Croce di Costantino; la pro-sindacatura a Caltagirone e la fondazione del PPI che fu la sua opera più nota. Anche durante l'esilio, che durò quasi un ventennio, continuò ad avviare opere: Circoli culturali londinesi; il Segretariato internazionale dei partiti cristiano-sociali; i gruppi People and Freedom Group e la Luigi Sturzo Foundation for sociological studies. In un Discorso commemorativo della Rerum Novavum valutò tutto quanto scritto e fatto con queste parole: Non è farina del mio sacco: devo tutto al Vangelo e alla Rerum Novarum. Allora tutto quanto Sturzo ha compiuto, in situazioni molto difficili, può essere un chiaro ed incoraggiante esempio per un'azione dei cattolici nella società.