"A piedi nudi" è il racconto parallelo di tre infanzie: quella dell'autore, quella della figlia Eva e quella del nipote Oliver. In una sorta di epistolario indirizzato a quest'ultimo, Cruz Ruiz rievoca avvenimenti del passato ed esplora l'origine dei cardini della propria esistenza, interrogandosi sulla vita e sul suo fine ultimo, sul tempo e sulla natura umana. Un'autobiografia particolare e al contempo universale che non disdegna di sfociare nel romanzo familiare, un'epopea personale e collettiva che racconta l'evoluzione caratteriale, sociale e professionale di un figlio che si fa padre e infine nonno. Con un linguaggio in bilico tra la poesia più delicata e una colloquialità fatta di estro e amorevolezza, la narrazione rivela un'impronta confidenziale, che abbatte ogni barriera con il lettore. Anche questi si ritroverà così impegnato a scavare nella memoria, a comprendersi senza condannarsi, a ricordare, nelle parole di Machado, "quei giorni azzurri e quel sole dell'infanzia".