Pierre e Marie Curie rivoluzionarono il mondo della scienza grazie alla scoperta del polonio e del radio. Nel 1903 venne loro attribuito il premio Nobel per la fisica. Dai successivi studi presero avvio molteplici scoperte sulla radioattività, molte per merito della stessa Curie che, rimasta vedova, proseguì la sua ricerca e il suo insegnamento alla Sorbona di Parigi. Nel 1918 Irène, la figlia maggiore, iniziò a lavorare all'Istituto del radio, dove preparò un'importante tesi sulle proprietà dei raggi alfa del polonio. Dal 1926, anno in cui Irène sposò Frédéric Joliot, la coppia Joliot-Curie lavorò nel campo della radioattività, con lo stesso entusiasmo e lo stesso successo che avevano caratterizzato Pierre e Marie. I Curie sono stati tra i maggiori artefici dei progressi scientifici nel campo della radioattività ed entrambe le coppie furono insignite del premio Nobel. Le loro ricerche, e soprattutto la loro vita appassionata al servizio della scienza, del bene comune e della pace, sono qui narrate da Eugénie Cotton, testimone e scienziata, in pagine avvincenti. Il libro racconta quindi il fondamentale contributo dei Curie allo sviluppo della stessa scienza, il cui sodalizio è rimasto un caso unico nella storia, perché è impossibile dire, in una così stretta collaborazione, cosa sia dovuto all'uno e cosa all'altra. Siamo all'alba dell'era atomica, nel periodo della scoperta nucleare, e l'autrice non dimentica di raccontare il contesto culturale in cui i protagonisti hanno operato, affrontando tutte le rappresaglie a testa alta. Il libro è infine arricchito di testi esemplari, che riportano in maniera scrupolosa il pensiero dei quattro protagonisti e i vari passaggi delle loro scoperte.