Questo volume propone una raccolta di lettere scritte da Francesco a Paolo tra il 2019 e il 2024, transitando per due diversi istituti carcerari. Un'amicizia nata al tempo del minorile. La vivacità e profondità della scrittura, in toni talvolta poetici ma soprattutto capaci di svelare l'ipocrisia della funzione rieducativa del carcere, hanno indotto Paolo a proporre questa pubblicazione. Un libro che nasce con l'apprezzamento di don Gino Rigoldi, anche in vista di un futuro per Francesco, auspicabilmente più radioso del suo passato. Da parte sua, l'Autore ha anche imparato diverse lingue per mantenersi vivo dentro al carcere e ha cercato se stesso. Non sembri che sia poco: le condizioni di vita per i reclusi che emergono da queste pagine fanno pensare, anzi, che ci siano volute una volontà e una forza non comuni.