La storia di Nunzio Nasi, politico di lungo corso nell'epoca di Francesco Crispi e Giovanni Giolitti: una vicenda complessa a cavallo di due secoli turbolenti, dall'unità d'Italia al fascismo. Dall'altare del Parlamento italiano alla polvere della fuga in Francia per le accuse di peculato mosse dai nemici socialisti e dagli invidiosi politici suoi conterranei. Uomo dall'acuta intelligenza, caparbio, volitivo, egocentrico, amante dell'apparire, litigioso con tutti coloro che non ne tessevano le lodi. La sua storia politica è anche quella dell'Italia che nasce malamente unita sotto i Savoia nel 1861 e che propone immediatamente il drammatico tema del "meridionalismo", cioè quel contrasto tra un nord ricco e privilegiato contro un meridione depresso dove dominano i notabili, le associazioni banditesche e i poteri occulti tra cui emerge caparbiamente la mafia che deturpa e distorce l'immagine della Sicilia. Nasi, sempre attento alle istanze dei suoi concittadini, fu un antesignano del popolarismo, allora chiamato nasismo. Un libro da leggere oggi per capire i retroscena dimenticati della nostra storia.