«Il sole non era ancora tramontato quando Mâra venne sconfitto. Buddha rimase seduto sotto l'albero della sapienza. A poco a poco, nel corso della notte, l'illuminazione da lui cercata cominciò a farsi strada nel suo cuore; nella decima ora, egli percepì l'esatta condizione di tutti gli esseri che sono esistiti nei mondi eterni e infiniti; nella ventesima raggiunse la percezione divina, grazie alla quale tutte le cose, vicine e lontane, appaiono come se fossero a portata di mano. Poi ottenne la conoscenza che spiega le cause del ripetersi delle esistenze; poi i privilegi delle quattro Vie e il loro godimento; allo spuntare del giorno egli divenne un Buddha supremo, il perfetto illuminato. Allora raggi di sei colori si propagarono in lungo e in largo dal suo corpo splendente, penetrando nei più lontani recessi dello spazio per annunciare il raggiungimento dello stato di Buddha. Neppure centomila lingue potrebbero descrivere i prodigi che subito dopo si manifestarono».