È la nave scuola più bella del mondo. La è sempre stata e sempre la sarà. Porta con sé infinite storie di vita. Infiniti sentimenti. Gioia. Entusiasmo. Passione. Orgoglio. Ed anche, purtroppo, la vita di un ragazzo, molto giovane, 29 anni appena. Un militare che avrebbe potuto vivere, se solo avesse avuto un adeguato dispositivo anti-caduta, qualcosa che potesse proteggerlo, trattenerlo, mentre precipitava dal pennone a peso morto. Giù. Giù. In silenzio. Fino a schiantarsi sul ponte di coperta. Si può morire di tradizione? Ad Alessandro Nasta è successo.