"Questo libro è una lettera a mia figlia di undici anni, non più bambina, ma non ancora giovane donna. L'ho scritta per lei, che si sta affacciando all'adolescenza e sta iniziando a vivere tutti quei cambiamenti nel corpo e nella mente così importanti per la sua età. Vorrei che qui trovasse almeno alcune delle risposte alle tante domande che si pone ogni giorno; ma soprattutto vorrei che capisse l'importanza della femminilità e del valore del suo corpo, affinché questo diventi uno strumento potente per lo svelamento dei suoi talenti e la propria realizzazione nel modo più autentico. Vorrei anche che capisse che, come donna, non è sola: per questo ho richiamato numerose figure femminili, a partire dalla mitologia e dalla storia all'antica, perché nessuna donna ha un destino già scritto".