Ado ha solo undici anni quando per la prima volta emigra in Germania per fare il muratore. Lo stigma della povertà lo costringe a rinunciare a molte cose: alla scuola, all'infanzia, alle cure per il padre malato, all'affetto dei genitori. Ogni primavera parte per cercare un lavoro, duro e mal pagato, che gli permetta di sostenere la famiglia fino all'autunno. Ma l'inverno resta lungo e difficile. In questa memoria, che brilla per profondità e umanità, Ado racconta dall'interno la tragedia dello sfruttamento minorile e riscatta la brutalità dell'esistenza a cui era stato condannato.