Questa biografia intellettuale ripercorre la parabola di T. S. Eliot dalla formazione americana alla stagione dei capolavori letterari realizzati in Europa (Il canto d'amore di J. Alfred Prufrock, La terra desolata, I quattro quartetti), senza trascurare l'attività di saggista, drammaturgo e operatore culturale. Da ironico revisore del decadentismo, Eliot si evolve in poeta dei luoghi: dalla Saint Louis della formazione unitariana alla Boston degli studi universitari, dalla Parigi di Bergson e Maurras alla Londra di Pound e della grande stagione modernista, fino ai luoghi reali e ideali che danno il titolo ai Quattro quartetti: da Burnt Norton a Little Gidding. L'Eliot della Terra desolata è l'interprete pubblico del Novecento europeo e dell'«età dell'ansia». L'ultimo Eliot emerge invece come poeta e pensatore privato, arcano maestro della lingua, discosto dalle estetiche del momento. Tratto comune alle diverse fasi della sua opera è la sopravvalutazione dell'"inchiostro" (la poesia, la cultura, le idee) rispetto al "sangue" (il concreto mondo di vita, il senso di co-appartenenza storica, l'ethos comunitario).