Un viaggio alle radici della ricca personalità di Carlo Carretto nel centenario della nascita (2 aprile 1910). Luoghi, documenti, testimonianze che "raccontano" l'uomo e il cristiano. Maestro elementare diventato direttore didattico e poi cacciato per manifesto antifascismo, presidente nazionale dei Giovani di Azione cattolica nel secondo dopoguerra, organizzatore - nel 1948 della famosa adunata che porta in piazza San Pietro trecentomila baschi verdi, Carlo Carretto si lascia interpellare in misura crescente ed esigente dal Vangelo. Fino a troncare ogni rapporto con l'impegno militante e fino a partire (è il 1954) per l'Algeria dove sceglie di vivere dieci anni nel deserto del Sahara, seguendo lo spirito dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld. Infine, il ritorno in Italia, l'eremo di Spello. Carlo muore nel 1988, il 4 ottobre, giorno in cui la Chiesa ricorda e onora san Francesco, figura fondamentale per la vita e l'opera di Carretto. In queste pagine riecheggia la voce di Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti, Giuseppe Lazzati e Umberto Eco, che sono stati vicini e amici di Carlo. Inoltre sono raccolte testimonianze di Oscar Luigi Scalfaro, Rosy Bindi, Furio Colombo, Gianni Vattimo, Gian Carlo Sibilia.