Raccogliere, custodire, valorizzare e restituire l'unicità delle storie di vita: azioni che racchiudono l'essenza della figura della biografa e del biografo di comunità. Una pratica, quella della "raccolta di storie di vita", appresa durante il corso biennale Morphosis-Mnenom della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari. Ma cosa succede quando questa ricerca/raccolta avviene lungo un cammino di 257 chilometri interamente percorso a piedi? Tre viandanti/ricercatori lungo il Cammino nelle Terre Mutate, da Fabriano a L'Aquila, attraversando paesi feriti dal sisma, procedono al passo, con lentezza e delicatezza, in direzione dell'incontro con chi abita questi territori. Una storia che si scrive da sola, alla ricerca di un filo rosso che unisca esistenze geograficamente distanti ma accomunate dall'abitare lungo la faglia appenninica. Un filo per ricucire e unire, un filo per raccontare memorie e tessere nuove trame.