Come tra un sasso e l'altro di un sentiero di montagna, l'Autore percorre le tracce delle sue vicende e delle riflessioni che queste gli hanno suggerito. Riprende articoli, recensioni, interviste, contributi altrimenti non più reperibili, non pubblicati negli altri suoi libri, raggruppandoli per argomento. Dagli anni del terrorismo, e del carcere, nascono le considerazioni che daranno un'impronta ai successivi approfondimenti e impegni. La necessità di ricostruire un sistema di valori si afferma negli anni '80 nella scelta della dissociazione, per precisarsi poi in temi come la nonviolenza e il perdono, e nella ricerca di insegnamenti e modelli suggeriti dalle Sacre Scritture. L'esperienza prosegue nel volontariato e, unita allo studio, gli consente di raccontare il carcere e di ragionare sulla giustizia. Anche il lavoro nell'ambito delle tossicodipendenze lo conferma in rapporto con gli ambienti della fragilità e della pena. Il libro riporta considerazioni sulle povertà educative e le droghe. Affronta infine il problema di come il bagaglio di competenze può essere comunicato, in particolare ai giovani, perché diventi atteggiamento consapevole, fino ad incidere sulle relazioni.