L'autore, dirigente storico della Lega Nord, ripercorre la sua esperienza di leghista della prima ora, dai primi passi nel 1987, quando da semplice cittadino, decise di aderire alla "Lega lombarda", movimento politico che denunciava i mali di un assetto dello Stato italiano eccessivamente centralista e il malcostume della classe politica allora dominante. Dagli esordi di sapore carbonaro, ai successi elettorali, alla prima esperienza di Governo, è tutto un susseguirsi di episodi, raccontati in prima persona da chi li ha vissuti direttamente. È il racconto di una esperienza umana e politica di un normale cittadino che aderisce ad un grande progetto di cambiamento. Vi si possono trovare numerose analogie con la situazione politica del 2013, ma l'autore lascia al lettore lo sforzo di individuarle. La narrazione si ferma volutamente al 2001, poiché, secondo Castelli, inizia allora una fase nuova e totalmente diversa della Lega.