"La mia avventura negli anni 40-50-60 ed il legame con l'Emiciclo Garibaldi e la Sassari post bellica raccontato nel più elementare linguaggio e con la particolare e sottile ironia del ragazzino un po' di strada che individua in ogni situazione l'occasione per sprigionare il proprio humor con un pizzico di impertinenza giovanile caratteristica del periodo sotto osservazione."