Descrivere i giardini che ho frequentato nella mia vita è stata un'occasione per ricordare un mondo che non c'è più, quello della mia infanzia e della mia adolescenza, e per rendere omaggio ad un luogo che ancora esiste, ma a cui non posso più accedere. Da questo pensiero iniziale si sono dipanate riflessioni sulla memoria e sul tempo. È emerso il desiderio di raccontare un periodo storico non troppo lontano, molto diverso dalla nostra quotidianità, perché i miei nipoti lo possano conoscere e, forse, vivere meglio l'oggi conoscendo le loro radici. In questo viaggio a ritroso è stato molto bello tenere tra le mani cose che mi sono appartenute ed esaminare, con cura, testimonianze del mio passato.