A cento anni dalla morte di Vladimir Il'ic Ul'janov, Lenin, il volume ne ricostruisce il pensiero e l'azione negli aspetti più fertili: la lotta intransigente contro ogni forma di sfruttamento e oppressione, la volontà di costringere la nazione un tempo dominante nell'ex Impero russo a farsi membro di una grande famiglia di popoli con uguali diritti, la fondazione di una Internazionale comunista capace di collegare le lotte sociali dell'Occidente ai movimenti di liberazione presenti nell'immensa periferia coloniale. Non priva di lacune e di gravi limiti, quali l'assenza di una vera e propria teoria dello Stato socialista o l'incapacità a contrastare quel nuovo apparato burocratico sovietico che avrebbe poi generato un'involuzione autoritaria, la visione strategica del "rivoluzionario assoluto" germina da una carica utopistica senza confini e produce l'onda d'urto politica più devastante del XX secolo.