Settembre 1943: Roma si arrende all'esercito di Hitler e il tenente Giaime Pintor - giovane e brillante letterato, poeta e traduttore, collaboratore della neonata casa editrice Einaudi - decide di impegnarsi a fondo nella guerra di liberazione. Raggiunti a Brindisi il re e il maresciallo Badoglio, e deluso dal loro immobilismo, si porta a Napoli, appena riconquistata dagli Alleati affiancati dalla popolazione, per contribuire alla formazione di un corpo di volontari italiani. Il fallimento di questo progetto non lo ferma, e Pintor accetta la proposta degli inglesi di fargli riattraversare le linee insieme ad alcuni compagni per stabilire un collegamento con i primi gruppi partigiani. Il tragico epilogo della missione conclude la vicenda esemplare di un intellettuale che unendo in sé pensiero e azione, talento poetico e rigore morale, sacrifica la propria vita per il riscatto dell'Italia in uno dei momenti più bui della sua storia.