Nel libro si vedono come in un film le varie stagioni della vita e scorrono senza rimpianti, senza l'idealizzazione del passato in quanto tale: si respira invece un dinamismo, una capacità di attualizzare ricordi lontani e di ricercare ragioni a scelte recenti. Una forza e una voglia di vivere, che è il filo rosso del libro e che passa attraverso le varie stazioni della vita (metafora usata dall'autore) con velocità, con allegria, con lucidità: con gli occhi bene aperti a guardare ogni cosa bella e buona dell'esistenza. Così i momenti salienti di un percorso autobiografico diventano spunti di riflessione e di ragionamento sull'oggi, e attraversano il dolore di una malattia o quello del terremoto, rinsaldando antichi legami e sorreggendo, appunto, lo scorrere dei ricordi, e conferendo luce ad altri personaggi, luoghi e momenti.