Un senigalliese che in età adulta apre il cassetto dei ricordi. Ne esce un gomitolo di racconti che si dipana dall'infanzia all'adolescenza. Storie di quartiere, di amicizie, di motori, di sport, di amori e di scorribande. Il tutto immerso in una città di provincia a cavallo tra la metà degli anni '70 e l'inizio dei '90. "...Le nostre partite di calcio si svolgono proprio lì in via Palestro, sotto casa. Sarà il nostro palcoscenico per diversi anni. La strada si allarga nei pressi dei due archi di cemento che fungono da entrata dei rispettivi due cortili interni delle case popolari. Sono le nostre porte. Una buca sull'asfalto la eleggiamo a centro ufficiale di questa specie di rettangolo sbilenco di gioco. Da lì si battono i calci d'inizio. Saranno anni di scontri epocali, immersi nella polvere, nel fango, tra scivolate sui sassi, cadute sopra i marciapiedi, grida, lividi, litigate clamorose, rigori non assegnati. È così che rendiamo i nostri pomeriggi infiniti..."