Il libro documenta una storia vera, da cui emerge che il ritrovarsi nella diversità ci rende tutti uguali, soprattutto attraverso il linguaggio universale dell'amore. E induce il lettore a considerare che la felicità non dipende dalle vette raggiunte, ma dalla realizzazione di desideri molto semplici, alla portata, condivisi, riproducibili (come indica la nota in quarta di copertina di Marco Ruini).