Papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile. Fede, speranza e carità, le virtù manifestate in grado eroico. La pace come dimensione costitutiva dell'annuncio. D'alba e d'incanto. Null'altro ha fatto, don Tonino Bello, che svegliare il giorno, e costruire ponti tra il cielo e la terra, tra la fede e la storia. Ha proposto una Chiesa aperta al rinnovamento della vita cristiana e alle sfide del tempo. Testimone del Risorto, ha contemplato e accarezzato il volto dei poveri e di coloro che soffrono. Albe! D'incanto il suo modo di danzare la vita. Resiliente persino nella notte dell'anima. In questo libro c'è la narrazione giornalistica del suo essere santo. Luce, solo luce, in queste pagine. Che intendono sfidare la notte buia e caina di Kiev, Bucha e Mariupol, come quella di Bagdad e Sarajevo che ha avuto modo di conoscere. Ed evocare la quota d'infinito e di eterno che cova nella figura del vescovo "salentinamente planetario". Continua a illuminare la cultura della vita, dell'accoglienza, della fratellanza, del rispetto per ogni creatura umana. L'eternità gli appartiene perché ha fatto dell'esistenza un tempo d'amore.