Fa la storia il marchigiano Fabrizio Castori, classe 1954, diventato allenatore di calcio per caso a 26 anni dopo aver messo su famiglia e scelto la professione inizialmente da ragioniere, per poi mettersi in proprio nel settore delle calzature. Mirabile esempio di self-made man, è l'unico tecnico italiano ad aver scalato tutti i campionati, conquistando dieci promozioni nel passare dai dilettanti ai professionisti con due avventure in Serie A, sedici in B e otto in C. Tra gli allenatori in attività vanta il maggior numero di panchine in B, nonché il quarto assoluto nella categoria. La sua è una favola che ha lasciato l'impronta nelle città in cui ha vinto, diventando un beniamino della tifoseria: da Tolentino a Lanciano, da Cesena ad Ascoli, da Carpi a Trapani, fino all'ultima impresa con la Salernitana. È conosciuto come l'uomo delle imprese impossibili che diventano possibili. Si distingue per temperamento e fortissima personalità, mostrandosi come sergente di ferro dal cuore grande che alle squadre dà l'identità e la filosofia di gioco. A Lanciano, tifosi e giornalisti coniano l'espressione "castorizzati" perché la squadra e l'ambiente incarnano il carattere del condottiero. Ha vinto perfino da volontario presso la comunità di San Patrignano, che si occupa di recupero dei tossicodipendenti, quando con Marcello Chianese ha usato il calcio come terapia, diventando testimonial della stessa comunità: la squadra si iscrive al campionato di Terza Categoria e viene promossa in Seconda. Prefazione di Arrigo Sacchi.