Ci sono luoghi che visitiamo, luoghi che abitiamo e poi ci sono i luoghi del cuore: hanno una forza magnetica, speciale e sono capaci di intonare un canto che tocca le nostre corde più profonde; essi si fanno rifugio, ovvero posto dove tornare, uno spazio e un tempo che riesce a infondere sicurezza e speranza. Per Francesco Blasi questo luogo è la montagna, protagonista delle diciannove avventure che compongono la raccolta di racconti "Una vita da immaginare". L'autore, con una scrittura fluida e intrisa di emozioni, ci guida alla scoperta di una natura incontaminata e selvaggia fatta di paesaggi avvolgenti e pareti insidiose, dolci declivi e aspre rocce, di luce abbacinante e antri bui, addentrandosi anche lungo il sentiero che porta all'introspezione, per vincere la scalata più ardua della nostra esistenza: la conoscenza di sé. La montagna altro non è che la rappresentazione della vita e Blasi la osserva con uno sguardo verticale per ripercorrere le tappe più significative fatte di sfide, viaggi verso l'ignoto, momenti felici, imprevisti, traguardi raggiunti e sogni; essa è il simbolo di forza e stabilità per non lasciarsi sopraffare mai dalla mutevolezza degli eventi.