Le oltre trecento lettere scambiate tra due dei maggiori poeti e critici del Novecento costituiscono un documento più unico che raro. Come ha ricordato una volta Raboni: «Ho conosciuto Betocchi da giovanissimo, da ragazzo, mi pare che avessi forse vent'anni: è stato il primo poeta che ho conosciuto ed è stato veramente l'unico, adesso me ne rendo conto, l'unico maestro che io abbia veramente avuto. Io conservo le lettere e mi piacerebbe che un giorno venissero pubblicate perché sarebbe una sorta di "Lettere a un giovane poeta", per ricordare un titolo famoso...» Dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta i due intellettuali si scrivono offrendo una serie di spunti su come comporre e interpretare non soltanto la poesia ma la stessa vita. Introduzione di Maria Teresa Girardi.