«Avevo iniziato da poco l'ultimo anno delle superiori quando ho deciso di dire basta.» È questo, per Carlotta, il giorno della liberazione. Da una routine che la costringe ad alzarsi alle cinque di mattina per affrontare la lunga sessione di trucco necessaria a celare il nevo di Ota, la macchia scura che le copre parte del viso. Ma anche da quella che fino ad allora è stata una quotidianità di rinunce: niente mare con gli amici, niente abbracci, niente danze scatenate, niente di tutto ciò che per una ragazza è normale ma che rischiava di rovinare il trucco e rivelare la macchia. Uscire allo scoperto, mostrare il proprio viso al naturale affrontando la paura dello sguardo degli altri è una decisione difficile, ma lo è ancora di più perché riporta alla superficie della mente di Carlotta la memoria di un altro trauma, che ha segnato la sua adolescenza. Per sconfiggere i suoi mostri servirà un percorso psicologico che costerà impegno e sofferenza, prima di aprire le porte a un grande arricchimento interiore e, inaspettatamente, alla notorietà. Ma il successo non significa affatto la fine del viaggio: anzi, porta con sé altre inquietudini e una nuova sfida. Quella di Carlotta è una storia personale impastata di dolore e vittoria, una storia di denti stretti per resistere ma anche di sorrisi spalancati sul futuro. È insieme una storia universale, che parla di ognuno di noi, illuminando il senso di grandi scelte e problemi quotidiani che appartengono a tutti: la malattia, l'accettazione di sé, il senso della bellezza, il coraggio di cambiare e di mostrarci per ciò che siamo.