Le notizie storiche fondate dicono che Grato visse nel V secolo; fu prete stretto collaboratore di Eustasio, primo Vescovo di Aosta. Entrambi erano probabilmente di origine greca e ricevettero educazione e formazione ecclesiastica nel celebre cenobio fondato da Sant'Eusebio di Vercelli. Quando Grato era ancora semplice prete, rappresentò il Vescovo di Aosta, Eustasio, forse ormai troppo anziano o malato per parteciparvi, al secondo concilio provinciale di Milano celebrato nel 451. Grato, alla morte di Eustasio, gli successe alla guida della neonata diocesi valdostana. Come pastore tenero e forte si impegnò con zelo e passione a combattere gli errori dottrinali della sua terra e a rafforzare la fede del suo gregge. I mezzi di cui si servì furono: la preghiera, la predicazione costante ed il suo santo esempio personale. Grato nutriva in particolare una filiale devozione nei confronti della Santissima Vergine Maria che riuscì a trasmettere alla sua amata gente. Non si conosce l'anno della morte di Grato ma, ricavato dalla sua lapide sepolcrale, abbiamo il giorno della sepoltura avvenuta il 7 settembre, ed a questa data lo ricorda il Martirologio Romano.