Il libro racconta la figura di Justice Scalia, primo italo-americano alla Corte Federale statunitense. Giurista raffinato e personaggio controverso, è stato il massimo rappresentante dell'originalismo e del testualismo giuridico. Attraverso l'analisi del suo metodo e dei suoi contributi è possibile riflettere su questioni centrali in ogni ordinamento, tra cui il concetto di legittimità del potere giudiziario, il rapporto coi media, l'espansione del ruolo dei giudici nel contesto attuale. Nella contrapposizione tra fautori di una democrazia giudiziaria e sostenitori di un self-restraint delle Corti, Justice Scalia si colloca tra questi ultimi e propone un ritorno al ruolo limitato del giudice, lasciando le decisioni fondamentali al dibattito democratico. Tuttavia, come debba essere interpretato oggi il ruolo di giudice è un interrogativo che riguarda la società nel suo complesso.