Questo è un racconto che, non venendo meno ai principi, narra la storia senza l'alterigia dei vincitori e senza infierire sui vinti. Una memoria prossima alla verità di chi immagina di dover offrire la propria esperienza per manifestare i propri errori e i propri successi, le proprie debolezze e le proprie virtù, i propri limiti e i propri risultati, nell'utile convinzione che il cammino di una vita non è stabilito dalla casuale successione di fatti, ma è disegnato dalle proprie scelte. C'è un legame che tiene unito con continuità questo procedere ed è la profonda voglia di sapere e di partecipare. Di vivere liberamente, consapevoli più che dei propri diritti dei propri doveri.