La raccolta delle lettere inviate dall'alpino Carlo Pastori dà l'occasione per ripercorrere uno spaccato tragico della storia italiana durante la seconda guerra mondiale e la Resistenza. Si tratta di memorialistica. È un errore valutare questo lavoro come trattato storico, anche se precisi riferimenti possono condurre a tale interpretazione. I punti di vista che compaiono sono soggettivi, spesso inficiati da un sentimento anche molto marcato, ma sono di una tale immediatezza rappresentativa che credo lascino spazio al tono della veridicità.