Oggi, spesso, l'individuo è costretto a vivere nel regno dell'immediatezza: raccontare la peculiarità femminile ha a che fare col tempo, col fatto che siamo intessute di tempo e che il nostro tempo ha un limite; per raccontare non bisogna mai perdere di vista che veniamo da un passato, da una tradizione, e che andiamo verso un futuro. Ogni proposta di futuro nasce da una riflessione sul passato, e l'oggi deve essere semplicemente lo spazio in cui si realizza la riflessione. Pertanto, raccogliere e raccontare storie, che, da individuali, passano a ricostruire la voce collettiva, diventa un'azione benefica per la stessa protagonista di questa operazione culturale: la risposta a bisogni soggettivi diventa il mezzo per rapportarsi con il presente, con la comunità. Joâo Guimarâes Rosa sostiene che "Le storie non si limitano a staccarsi dal narratore, lo formano anche: raccontare è resistere".